Anche quest’anno presentiamo un testo comico – farsesco, scritto per gli interpreti del gruppo.
Il divertimento è l’obiettivo di questo spettacolo, oltre che un velato (o evidente?) sguardo positivo dell’immagine della donna.
Una donna delicata, riservata, devota ai suoi compiti familiari che, per un imprevisto casalingo, ribalta la propria vita.
Tre uomini girano attorno a lei: due fratelli che la proteggono ed un ingenuo scapolone che vende lavatrici ed affini.
Lei, la sorella devota e remissiva, diventerà la protagonista di una favola bella con il principe azzurro di rito che non sapeva di essere azzurro perchè con il conto in rosso!
E dove si avvia la carrozza di Cenerentola?
Ma a Lourdes, naturalmente!
Al posto della fata, sarà l’acqua benedetta a far trionfare l’amore in questa allegra famiglia e a portare fortuna anche… alle lavatrici!
Oh Signore, acqua da tutte le parti!!
Il gruppo di giovani “ VIVI E VEGETI”, dell’Ass.Cult. “Villa Dolfin Boldù”, si confronta con la figura più enigmatica, contraddittoria e fortunata del teatro di Shakespeare: AMLETO
Dopo vari spettacoli comico-brillanti, la giovane compagnia affronta la grande poesia e si interroga sulle domande di Amleto.
Ecco giunta per noi l’occasione di rileggere questo testo attraverso la sensibilità e la riflessione di giovani interpreti.
Il testo scritto attorno al 1601 ci dà un esempio di uomo che ci appare contemporaneo al conflitto tra imperativi morali e incapacità di decisione.
L’unica gioia di questo principe danese e dannato è il teatro a cui affida la rivelazione del delitto che l’ha sconvolto. E anche noi, condividiamo la stessa gioia.
Sogno o realtà?!
I tempi cambiamo (per fortuna!) e oggi tanti uomini sanno gestire bene la vita casalinga: EVVIVA! Prendendo spunto da nuove configurazioni familiari che si formano nella società, come un impeto inarrestabile, proponiamo un ménage a trois, o meglio a quattro, alquanto originale. Una donna single si ritrova casualmente coinvolta con tre uomini single… No, no… niente orge sessuali, ma altri “interessi” legano questi personaggi. Sì, è vero, si parte con l’interesse e poi si arriva all’amore assoluto quando un bimbo richiede le tue attenzioni.
E se di mamma ce n’è una sola, quanti sono i papà?!
Festeggiamo un MATRIMONIO!
O meglio festeggiamo le invitate al matrimonio!
Quale occasione migliore per riunire amiche–nemiche che non si vedono da un po’ di tempo e vogliono apparire al meglio. Qui, ogni donna diventa protagonista con il racconto delle proprie esperienze di vita, con i ricordi, le ingenuità, i desideri espressi e quelli sognati, le rivalità, le sottili provocazioni, insomma la propria “condizione” di felicità.
Il matrimonio è un pretesto, un palcoscenico ideale per le confidenze femminili e forse è proprio la sposa poi, a ritrovarsi in secondo piano difronte all’esuberanza delle invitate allo spettacolo!
Le mille sfumature d’amore, ecco il tema dello spettacolo!
Ma come si comprende già dal titolo scanzonato, l’amore è trattato con molta disinvoltura e in modo molto pragmatico, come un qualsiasi prodotto di scambio. Dov’è finito il romanticismo?!
Bisognerà cercarlo nell’animo di ognuno, nella propria solitudine, nascosto da uno scudo di allegro cinismo.
Ma l’amicizia salva tutto, perché è il sostegno della comprensione e dell’umanità, e se l’amore passa l’amicizia resta!”
In un circolo del dopo-lavoro, TRE ARZILLI PENSIONATI, nostalgici del comunismo anni ’70 e della lotta operaia in fabbrica, vivono
disillusi, trascorrono le giornate giocando a briscola .
Ma LA FARSA è in agguato, i LEADER comunisti del passato appaiono come fantasmi per coinvolgerli con rinnovato slancio idealistico in un’impresa incredibile: rivitalizzare la rivoluzione a CUBA che ha perso ormai lo slancio dei mitici inizi.
Investiti di cotanta responsabilità, decidono di compiere questa missione aiutati da una eccentrica DONNA di dubbia provenienza, ma determinata nei propositi e da una GUARDIA GIURATA presa in ostaggio, ma facilmente corruttibile.
Certo c’è anche L’AMORE, forte quanto l’ideale politico! Riusciranno i nostri EROI nell’impresa!?
L’umorismo è sempre una scoperta creativa, un viaggio in una prospettiva diversa e il teatro ne è il luogo di elezione.
E’ la funzione del giullare di corte, una zona franca di libertà dal consueto schema di comportamento e di pensiero.
Qui abbiamo mischiato la SATIRA opponendo giovani e vecchi, l’IRONIA di situazioni originali, il NON-SENSE creando confusione tra il vero e il falso e la PARODIA del mito della SCIENZA.
Importante è mettere in crisi un mondo ordinario, produrre un’interferenza nel percorso logico.
Dunque ci troviamo in un laboratorio scientifico incaricato da un ministero di verificare se è ancora produttivo mantenere i giovani! Costano troppo e non rendono niente!